Visita Oculistica
Quando è necessaria la visita oculistica?
La visita oculista deve essere programmata a cadenza annuale.
Diventa invece urgente in caso insorgano disturbi che creano disagio o compromettono la nostra quotidianità.
Esistono poi dei disturbi visivi che hanno una forte componente ereditaria (glaucoma, cheratocono, maculopatie, per citarne solo alcune).
Quando è presente consanguineità per queste patologie è bene rivolgersi all'oculista, in questo modo si potrà procedere con esami di screening al fine di escludere le potenzialità patologiche.
Infine, la visita oculista può essere importante anche per chi è alla ricerca di un professionista che possa trattare con professionalità e competenza i difetti estetici del terzo superiore del viso.
Come prepararsi alla visita oculistica?
La visita oculistica non prevede alcuna preparazione specifica.
A chi usa quotidianamente le lenti a contatto è consigliato di interrompere l'utilizzo nelle 24 precedenti.
L'oculista può decidere di usare delle gocce per dilatare le pupille del paziente. Queste non sono fastidiose, ma alterano la visione da vicino per poche ore rendendo consigliabile la presenza di un accompagnatore.
Si consiglia al paziente di portare con sé i referti di eventuali esami relativi a problemi oculistici.
Come si svolge la visita oculistica?
La visita oculistica prevede una valutazione della visita ed un’analisi di tutte le strutture degli occhi.
Vengono eseguiti esami specifici per valutare:
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l’acutezza visiva, detta anche visus, che misura la capacità di vedere distintamente particolari molto fini di un oggetto sia da lontano che vicino
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la funzionalità pupillare, che riguarda la forma e la dimensione delle pupille e la loro capacità di reagire alla luce
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la motilità oculare, in caso di sospetto di una patologia di natura neurologica o sospetto strabismo, e in tutti i casi di visione doppia (diplopia)
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il fondo oculare, attraverso l’utilizzo di un collirio che ha effetto di dilatare la pupilla, permette di analizzare il segmento posteriore dell’occhio (vitreo, nervo ottico e retina)
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la pressione intraoculare, che, se troppo elevata, può provocare danni al nervo ottico (come nel caso del glaucoma)
Come capire se il bambino ha problemi alla vista?
I difetti visivi non sono prerogativa dell’età adulta. Vi sono alcune patologie riscontrabili nel bambino. Una parte di queste, dette congenite, esiste fin dalla nascita; mentre altre vengono sviluppate in età infantile.
Non è facile accorgersi dei difetti visivi di un bambino, per la loro capacità di ricompensare, si adattano al difetto. Per questo è importante un’accurata visita oculistica entro il terzo anno di vita che possa valutare le funzioni visive del bambino, in modo da rilevare e diagnosticare prontamente eventuali deficit, la loro causa e la cura adeguata.
Se il bambino lamenta mal di testa, strizza frequentemente le palpebre, inciampa o urta spesso oggetti, potrebbe avere problemi alla vista. Un altro segno importante è il tenere frequentemente la testa reclinata da un lato per leggere, scrivere, guardare la tv. Il motivo potrebbe essere un occhio che “lavora meno” (occhio pigro), cioè un difetto visivo più marcato da un lato, oppure malfunzionamento dei muscoli oculari.
La valutazione della motilità oculare, del senso di profondità ed altri test che vengono eseguiti durante la visita oculistica mettono in evidenza eventuali problematiche relative allo strabismo, daltonismo, occhio pigro ed altri difetti visivi o altre patologie.
La diagnosi tempestiva del difetto visivo è specialmente importante in età pediatrica, in quanto è necessario trattare il difetto tenendo sempre presente lo sviluppo del bambino, che è un periodo delicato in cui anche difetti importanti possono essere recuperati bene. Quando si chiude questa finestra temporale i vizi refrattivi (e non solo) non hanno più possibilità di essere curati, ma solo corretti.
TV E TABLET CAUSANO PROBLEMI DI VISTA NEL BAMBINO?
I dispositivi elettronici non giovano alla vista del bambino se usati in maniera scorretta: troppe ore consecutive e ad una distanza ravvicinata modificano il sistema di messa a fuoco dell’occhio; l’illuminazione a led dei display induce una diminuzione nella frequenza di ammiccamento (frequenza con cui vengono battute le palpebre) e quindi una secchezza dell’occhio, che porta progressivamente ad una serie di problemi e disagi.